Denuncio con forza il totale disinteresse da parte delle Amministrazioni Provinciali di Potenza
e Matera, e della stessa Agenzia LAB, nei confronti dei Centri per l’Impiego, lasciati senza
mezzi e strumenti, e quindi nell’assoluta impossibilità di garantire le politiche attive del lavoro
in una Regione già martoriata da una percentuale altissima di disoccupazione.
E’ quanto dichiara il Segretario Generale della CISL FP di Basilicata, Giuseppe Bollettino.
Le Istituzioni lucane, la Regione e le due Province, dunque, mostrano totale disinteresse nei
confronti dei Centri per l’Impiego ed hanno gravissime responsabilità, avendo perso
completamente di vista l’importanza dei servizi pubblici per il lavoro, infrastruttura di grande
importanza per favorire l’incontro tra offerta e domanda di lavoro.


Personalmente, aggiunge Bollettino, ho assistito alle quotidiane difficoltà operative, anche
per mancanza di strumenti informatici adeguati, degli addetti a tali servizi, ai quali vengono
negati i mezzi necessari per rispondere alle domande degli utenti.
Finalmente, dichiara inoltre, dopo la Pre-intesa raggiunta a Roma il 7 di questo mese, sembra
giunta l’ora di dare un assetto definitivo ai Centri per l’Impiego e al relativo personale,
unificando il collocamento e quindi superando l’attuale assurda frammentazione, qui in
Basilicata, che vede il collocamento obbligatorio attestato alla Regione e quello ordinario alle
Province.

Dopo le nostra battaglia, a livello nazionale è stato garantito, come contenuto nella pre-intesa
del 7 settembre, che nella prossima legge di Bilancio saranno definite le risorse e le regole per
il passaggio definitivo alle Regioni del personale a tempo indeterminato e determinato dei
Centri per l’impiego in un’ottica di stabilità del sistema.
La Regione Basilicata sarà chiamata a gestire direttamente, con il personale inserito nel
proprio organico, un servizio di vitale importanza per la comunità lucana .
La CISL FP di Basilicata, conclude Bollettino, si batterà affinché le scelte future possano
superare definitivamente la provvisorietà e la precarietà in cui sono costretti, da tempo, ad
operare i lavoratori dei Centri per l’Impiego.

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